Ogni stagione ha la sua musica.
E se in montagna la colonna sonora degli alpeggi è quella dei campanacci delle vacche al pascolo, tutto il resto è un grande auditorium destinato al ronzio delle api: operose se ne vanno di fiore in fiore e di campo in campo, dai prati dell’Altopiano e delle Dolomiti fino alle barene della laguna veneta.
Oggi è la giornata mondiale delle api, il cui ruolo è fondamentale nell’ecosistema. Vogliamo celebrarla con un abbinamento fantastico: miele in favo e Asiago dop stravecchio.
Perché?
Semplicemente perché entrambi affondano le proprie radici in un prato baciato dal sole, dove le vacche pascolano godendosi la stagione dell’alpeggio e dove le api ronzano alla ricerca di un fiore su cui posarsi.
A noi basterà chiudere gli occhi per sentire la carezza del vento sulla pelle e il concerto delle api, per gustare la dolcezza del miele e la complessità dell’Asiago stravecchio, per sorprenderci della consistenza del favo in bocca e di quella del formaggio.
Entrambi sono frutto di un lungo lavoro e di un equilibrio antico, e ci parlano di luoghi, api, casari, malghe e boschi. Ci parlano di noi, di quel che eravamo e di quello che saremo.
Dobbiamo solo saper ascoltare