Chiudete gli occhi e immaginate. Immaginate di essere in un bosco di montagna, abbracciati dalla scorza ruvida e odorosa degli abeti. Un abbraccio è una merce rara, che di questi tempi cupi è resa ancora più rara dal vento freddo che soffia sul mondo.
Eppure c’è un formaggio che dell’abbraccio ha fatto uno stile di vita, e non è un caso che questo cacio sia anche fra i più conviviali.

Ecco, potete aprire gli occhi: davanti avete una forma di Mont d’Or, uno dei più celebri formaggi francesi. Il Mont d’Or viene infatti prodotto nell’Haut-Jura, ai confini con la Svizzera, da metà agosto a metà marzo. Per farlo si utilizza il latte vaccino crudo delle vacche che scendono dall’alpeggio per rimanere al caldo nelle stalle dei fondovalle. Il formato “inscatolato” è una delle sue caratteristiche più intriganti: le forme vengono fasciate con una sottile lamina di legno di abete e poi – una volta iniziata la maturazione – messe nella tradizionale confezione, pure di legno. A questo punto il Mont d’Or prosegue il proprio viaggio sviluppando la cremosità che lo contraddistingue, e che fa perdere la testa agli amanti di questo straordinario formaggio.
Un doppio abbraccio con il legno, un abbraccio cremoso con le papille gustative grazie a un sapore unico. Già, il sapore: un elegante e delicato insieme dato dalle note balsamiche del legno, dai sentori donati dalla crosta lavata e dalla dolcezza del latte di montagna utilizzato. Si può mangiare così, a freddo, ma viene esaltato con un rapido passaggio in forno che lo rende ancora più cremoso esaltandone tutti gli aromi e il sapore. Lo si può accompagnare con pane nero o con le patate lesse, e un goccio di vino bianco secco versato nel suo cuore prima di passarlo in forno porta tutta la faccenda a un livello superiore.
Se vi è venuta voglia di assaggiarlo segnatevi le date, perché sul Mont d’Or esiste una vera ondata emotiva: gli appassionati iniziano ad agitarsi quando ci si avvicina alla stagione di produzione, per poi andare in fibrillazione quando viene messo in vendita.
E hanno ragione, perché questo formaggio ha tutte la caratteristiche per fare impazzire gli Insaziabili: è stagionale, di montagna, la sua produzione è localizzata in una zona ben precisa e quando arriva in tavola dimostra di essere un cacio conviviale, da condividere con gli amici.
Vi sembra poco?