Carnevale & Capodanno Veneto, quante tradizioni!

Zobia graso, Cao del’Ano, Bati Marso, Venare sgnocolaro: tra fine febbraio e inizio marzo quest’anno c’è un vero ingorgo di tradizioni venete! Si parte con il giovedì grasso, che dà il via all’ultimo fine settimana di carnevale, ma il primo di marzo arriva già il Capodanno Veneto. I nostri avi, che se ne intendevano di stagioni e clima, l’avevano fissato in questo periodo perché da qui la bella stagione inizia a stiracchiarsi dopo il lungo sonno invernale. Non ci credete? Settembre, ottobre, novembre e dicembre si chiamano così perché erano rispettivamente il settimo, ottavo, nono e decimo mese a partire da marzo!

E per non correre rischi, una volta le genti del Veneto se ne andavano in giro in questi giorni battendo coperchi di pentola e bidoni, e facendo un gran baccano. Era il Bati Marso, una gran cagnara per dare la sveglia alla bella stagione e alla rinascita della natura. Si fa ancora in molte zone di questa splendida terra ed è un vero spettacolo.

Ma non finisce qui, perché lo spettacolo prosegue a tavola con il venerdì degli gnocchi. L’ultimo venerdì di carnevale casca in Veneto il “venare sgnocolaro” o gnocolar, a seconda delle zone. Ma il risultato non cambia: una valanga di gnocchi invade le tavole venete con burro, zucchero e cannella, pomodoro e tutti i condimenti della tradizione.

Insomma, un ingorgo di storie, magia, tradizioni, piatti, baccano, maschere e dolci. Ma attenzione, perché le Ceneri sono dietro l’angolo e una volta non si scherzava mica con le celebrazioni religiose, però questa ve la racconto un’altra volta.

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